http://it.youtube.com/watch?v=zbrXj49Titc
l. l autrice di questi video ha 19 anni ma per la gelmini germini germano è più
cedevole di lei …
con un unica stirnierana differnza: io personalmente da attore da laureato in filosofia
da studioso di codici non me la sono mai calcolata e con me tutte le università del mondo.
vi capisco ma non cedo
come dire io sono incedibile,
sottindente io sono schizzofrenica e ignoro la microstoria francese:
gelmini da raccomandata vorrebbe aiutare i suoi raccomandati
ed escludere l intelligenza dall università:
la dittatura serve per creare una razza,
la razza vive senza qualità superiori all media,
la mediocrazia è appena salita al potere e cerca
il suo esercito di mediocri per eliminare chi ha delle qualità,
per questo vi chiedo di continuare per non darla
vinta a chi vuole mandarvi all estero a
fare ricerca come freud cassirer einstein e tanti altri.
il teorema pomarici fu solo un esperimento,
ora siamo alla messa in pratica della distruzione
dei servizi sociali: il liberalismo agonizzante di berlusconi
ha bisogno di conferme , non dategliele ora che anche l america
ha cambiato leader, resistete …..
domani assemblea alla sapienza
http://www.tio.ch/aa_pagine_comuni/articolo_interna.asp?idarticolo=427920&idsezione=9&idsito=1&idtipo=2
domani assemblea alla sapienza
la destra occupa i sindacati 🙁
http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=88252
http://www.movimentostudentesco.it/
domani assemblea alla sapienza
la destra occupa i sindacati 🙁
http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=88252
UNIVERSITA’ LA CRONACA DELL’ONDA CHE INVADE ROMA | –> | –> |
14/11/2008 | |
14 nov. – Le vie di Roma gremite di studenti. In molti hanno trascorso la notte nelle facolta’ occupate della Sapienza, dormendo nei sacchi a pelo e da tutta Italia Intanto sono gia’ arrivati numerosi treni di studenti
MILANO; PRESIDIO STUDENTI-SINDACATI IN CENTRO – Alcune centinaia di studenti delle universita’ e di lavoratori del settore istruzione stanno partecipando a un presidio in piazza Duomo, a Milano, contro la legge 133 e a sostegno della manifestazione nazionale in svolgimento a Roma. Dopo un breve corteo dalla vicina sede centrale dell’Universita’ Statale milanese, studenti e ricercatori sono confluiti nella piazza dove il sindacato – soprattutto la Cgil, ma anche alcuni aderenti alla Uil – ha organizzato un concentramento che dovrebbe durare fino al pomeriggio. ”I provvedimenti del governo – affermano gli organizzatori – tagliano l’offerta di intervento pubblico nelle universita’, negli enti di ricerca, nei conservatori musicali e nelle accademie”. Sul sagrato del Duomo sono previsti brevi concerti di gruppi di strumentisti del Conservatorio ‘Verdi’, interventi di ricercatori, docenti e studenti
STUDENTI UNIVERSITARI E MEDI INSIEME IN CORTEO – Il corteo degli universitari di Roma, partito da La Sapienza, e’ confluito a piazza della Repubblica dove ad aspettare c’erano gli studenti medi e dell’universita’ di Tor Vergata. Alla Stazione Termini decine di studenti continuano ad arrivare da tutta Italia in treno per aggiungersi al corteo. A piazza dei Cinquecento alcuni ragazzi hanno esposto uno striscione con la scritta: ”Blocco Studentesco odia gli studenti”, con i caratteri e i colori della polizia. Lo striscione e’ stato esposto da due ragazzi vestiti di nero e poi subito ritirato. ”E’ un modo ironico per intendere che quello tra gli studenti del Blocco e le forze dell’ordine e’ un connubio”, ha detto uno degli autori dello striscione. Il corteo ha formato ”un’onda” di decine di migliaia di persone che attraversano via Cavour, diretti a piazza Madonna di Loreto, nei pressi di piazza Venezia, anche se molti manifestanti sono decisi a raggiungere Montecito
IN CORTEO SUPERIORI STRISCIONI IN LATINO-ROMANO – ”Quo usque tandem Gelmini abutere patientia nostra?”, ”Gelmini ci hai provocato?… e noi te se magnamo”. Sono due degli striscioni in latino-romano che campeggiano nel corteo degli studenti medi a Roma. Ad idearli due scuole superiori di Roma: il primo, che tradotto significa ”Per quanto ancora, Gelmini abuserai della nostra pazienza?”, e’ esposto dai ragazzi del liceo classico Orazio, il secondo da quelli del liceo scientifico Evangelista Torricelli
STUDENTI BRESCIA, CI VERGOGNIAMO DELLA GELMINI – ”Gelmini, Brescia si vergogna di te”. Cosi’ recita uno striscione esposto da alcuni universitari della citta’ lombarda, giunti a Roma per partecipare alla manifestazione contro i tagli decisi dal ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. ”La Gelmini – spiegano alcuni studenti che sorreggono lo striscione – e’ nata in provincia di Brescia ed e’ bene che sappia che gli studenti della sua citta’ sono i primi a vergognarsi di lei”
CRESCENDO DI PARTECIPAZIONE A CORTEO SINDACATI – Crescendo di partecipazione al corteo dei sindacati man mano che arrivano i pullman partiti dalle varie regioni. Mentre la testa del corteo si appresta a raggiungere Piazza Navona, dove sono previsti i comizi finali, la coda del corteo e’ ancora alla Bocca della Verita’. Tantissimi gli striscioni di tutte le citta’ e degli atenei e accademie, dal nord al sud del paese. Tra le tante bandiere dei sindacati e i palloni colorati che da sempre contraddistinguono le manifestazioni di questo tipo spiccano anche gonfaloni di alcuni capoluoghi
IN CORTEO ANCHE FANTOCCI DI TREMONTI E GELMINI – Due fantocci con le fattezze del ministro dell’Economia Giulio Tremonti e del ministro dell’ Istruzione Maria Stella Gelmini fanno capolino dal corteo degli studenti che sta sfilando su via Cavour con la testa all’altezza di piazza Esquilino, diretto a piazza Venezia. Il fantoccio di Tremonti, raffigurato con un paio di forbici in mano, viene innalzato vicino a quello della Gelmini ”perche’ – spiegano gli studenti – i responsabili di questo sfacelo sono entrambi”. Nel corteo sfila anche una grossa bara, portata a braccio da alcuni studenti di Ostia, con su scritto ”pubblica istruzione”, e un cartello esposto da alcuni ricercatori che recita: ”Berlusconi se hai capelli e’ merito della ricerca”. Lo scoppio di un petardo, lanciato da una finestra di uno stabile all’incrocio tra via Principe Amedeo e via Cavour, ha interrotto per pochi minuti il flusso del corteo. Dopo l’esplosione, che ha generato fumo bianco, gli studenti di passaggio si sono fermati spaventati e hanno intonato in coro: ”Siamo tutti antifascisti”
SOSTA ANTI-BRUNETTA DAVANTI PALAZZO VIDONI – ”Fannullone, fannullone”, ”vergogna, vergogna”: all’altezza di Palazzo Vidoni, (dove ha sede il ministero della Pubblica amministrazione), i manifestanti del corteo sindacale hanno bersagliato di slogan e cori il ministro Renato Brunetta, ritenuto uno dei principali responsabili dei tagli ai settori dell’universita’ e della ricerca. ”Comunicazione urgente per il ministro Brunetta – urla da un megafono un lavoratore – restituisca immediatamente i soldi presi sulle assenze per malattia dei lavoratori”. E ancora un’esortazione: ”Fai una cosa buona, torna a giocare con Biancaneve”.
CENTOMILA A CORTEO SINDACATI – Circa centomila persone hanno partecipato, secondo gli organizzatori, al corteo indetto da Cgil e Uil Universita’ e Ricerca. Intanto, la testa del corteo ha raggiunto Piazza Navona dove si terranno i comizi finali. ”Alla fine – gridano dal palco – abbiamo vinto noi: siamo in tantissimi e anche il sole ci ha dato una mano spazzando via le nuvole”.
TESTA CORTEO AI FORI,CODA A ESEDRA,’IN 200 MILA’ – Mentre la testa della manifestazione degli studenti universitari e’ arrivata ai Fori Imperiali, la coda e’ ancora a piazza Esedra. ”Siamo 200 mila”, hanno riferito gli organizzatori. Ai Fori Imperiali si sono aggiunti un migliaio di manifestanti dell’universita’ di Roma 3, partiti dalla Piramide. Secondo le forze dell’ordine a manifestare circa 30 mila studenti.
BACHELET (PD), IN PIAZZA CON STUDENTI E PROF – ”Credo nel Parlamento e nel dialogo. Ma devo constatare che con questo governo il dialogo non c’e’ stato. Il dibattito parlamentare non ha permesso di modificare in alcun modo i tagli previsti per l’universita’ e la ricerca, mentre invece di fronte alla piazza il ministro Gelmini ha iniziato a fare marcia indietro. Cosi’ oggi sono qui a manifestare, insieme agli studenti e ai professori dell’Universita’ La Sapienza”. Lo dichiara Giovanni Bachelet, deputato PD, che partecipa al corteo nazionale delle universita
EPIFANI, CHI NON C’E’ SBAGLIA – ”Mi hanno insegnato da piccolo – ha aggiunto Epifani – che quando si vuole aprire una trattativa ci si mobilita per dare un’idea degli interessi che si rappresentano”. Secondo Epifani il ministro Gelmini ”scambia lucciole per lanterne”. ”Noi – ha concluso – la sfidiamo sulla riforma, lei ci sfidi assicurandoci che non fara’ tagli” "Il ministro Gelmini – ha aggiunto Epifani rispondendo alle domande dei giornalisti – scambia lucciole per lanterne. Noi la sfidiamo sulla riforma, lei ci sfidi assicurando che non fara’ tagli". Sull’apertura fatta dal ministro ai sindacati il leader della Cgil ha sottolineato: "Mi hanno insegnato da piccolo che quando si vuole aprire una trattativa ci si mobilita per dare un’idea degli interessi che si rappresenta".
FAVA (SD), GRANDE MOBILITAZIONE ERRORE PD NON ESSERCI – Una ”grande mobilitazione all’altezza della cocciutaggine del ministro Gelmini e del governo”. Cosi’ il segretario nezionale di Sinistra Democratica, Claudio Fava, in piazza a Roma, definisce la manifestazione degli studenti universitari e dei licei che si sta svolgendo a Roma e che ormai ha raggiunto la centrale Piazza Venezia. Il leader della Sd definisce, quindi, ”un grave errore” quello compiuto da Pd e Idv che non hanno mandato alcun loro esponente alla manifestazione. ”La giudico – ha detto Fava – un’occasione perduta da Veltroni e Di Pietro, che, oltre tutto, hanno molto da imparare da questi ragazzi”. Commentando, infine, la volonta’, ribadita anche oggi dagli studenti di non volersi identificare sotto alcuna bandiera politica, Fava ha affermato: ”Lo trovo giusto perche’ qui sui tratta di una ricostruzione politica ed i ragazzi non vogliono spadrinaggi ma protagonismo”.
"SONNO RAGIONE GENERA MOSTRI’, CORTEO A VIA CAVOUR – Il corteo degli studenti medi, insieme agli universitari, avanza compatto su via Cavour. Pochissime le bandiere che sventolano. Sono arrivati anche gli studenti di Napoli e Firenze con 5 facolta’. Matteo, studente fiorentino di geologia con uno strumento del mestiere in mano, un martello di cartone, sottolinea che "le occupazioni stanno andando avanti, ma anche le lezioni. Continueremo cosi’. Quello che noi cerchiamo di ottenere e’ una revisione della finanziaria. Non pensiamo che si possa cambiare l’universita’ con i tagli o con una riforma approvata in nove minuti". "Se ci bloccano il futuro, noi blocchiamo la citta" e’ anche oggi lo slogan piu’ ripetuto dai manifestanti. A suono di tamburi e fischietti, l’Onda si avvicina ai Fori Imperiali. Immancabili i cori da stadio. In corteo anche alcuni studenti dell’accademia di Belle Arti di Frosinone. Indossano maschere colorate che raffigurano mostri: "Ci siamo ispirati- raccontano- alla frase di francisco Goya ‘Il sonno della ragione genera mostri’". In camice bianco, invece, gli studenti di Farmacia e Medicina de La Sapienza: "Il diritto allo studio non si tocca- ripete il loro megafono- lo difenderemo con la lotta". "Finche’ il governo non ci ascoltera’- dice Jan Novak che studia Medicina a Roma- noi andremo avanti studiando, protestando e proponendo".
CHIOCCHETTI, ONDA DELLA PROTESTA ARRIVA NEL MONDO – "Gli studenti e i ricercatori italiani nel mondo si sono mobilitati tramite la rete per essere vicini ai loro colleghi che in Italia stanno conducendo la battaglia per la difesa del diritto allo studio, nelle scuole e nelle universita’, per il rilancio della ricerca nel nostro Paese. Da Madrid a Copenaghen, da Londra a Parigi e in altri paesi ancora, gli studenti e i ricercatori italiani si sono organizzati per partecipare simbolicamente alla manifestazione nazionale di oggi a Roma con sit-in sotto i Consolati e le Ambasciate, cortei e riunioni. Il governo sta mettendo in fermento non solo il mondo della scuola e dell’universita’ nel nostro Paese, ma scatena proteste in tutto il mondo". Questi studenti hanno una preoccupazione aggiuntiva: se, come e per quanto tempo saranno costretti a restare fuori dell’Italia per poter mettere a frutto i propri studi e quale sara’ la loro condizione di lavoratori all’estero? Quali supporti il proprio l’Italia sara’ in grado assicurare loro? Quale futuro li aspetta? Il governo Berlusconi nella finanziaria 2009, ha apportato tagli alle spese per gli italiani nel mondo di circa 43.400 miliardi, pari a piu’ del 50% rispetto al 2008. Verranno gravemente penalizzati soprattutto i corsi di lingua e di cultura italiana". Lo afferma Maurizio Chiocchetti del Pd.
RETE STUDENTI MEDI, IN 40MILA PER DIRE ‘NO’ A TAGLI GOVERNO – Circa 40.000 tra universitari e medi oggi in piazza a Roma, venuti da tutta Italia, per dire ‘no’ al Governo dei tagli alla formazione, dalla scuola all’Universita’. E’ quanto si legge in un comunicato della Rete degli Studenti Medi. Un grande corteo che sta partendo da p.zza della Repubblica, insieme agli studenti degli Atenei romani, ”per protestare tutti insieme per le strade di Roma e arrivare ad unire la voce degli studenti a quella dei lavoratori in p.zza Navona”.
ALTARE PATRIA BLINDATO COME VIA PLEBISCITO – Il lungo serpentone di studenti che sta da stamane attraversando la capitale nella manifestazione contro la legge 133 e’ giunto in uno degli snodi piu’ delicati del percorso: Piazza Venezia. Un massiccio schieramento di forze dell’ordine in tenuta anti sommossa sta presidiando l’Altare della Patria, ed ha ‘sigillato’ via Del Plebiscito e via del Corso. Un presidio rafforzato anche dal servizio d’ordine degli studenti che ha formato un suo cordone di sicurezza VALDUCCI(PDL), TRISTE PROTESTA SENZA PROPOSTA- ”Oggi che il governo sta cercando di risolvere il problema degli sprechi, delle baronie, e dei concorsi truccati per promuovere e diffondere la meritocrazia e’ davvero molto triste vedere migliaia di ragazzi protestare senza alcuna logica propositiva”. Lo dice il presidente della commissione Trasporti della Camera, l’azzurro, Mario Valducci, parlando del corteo di oggi a Roma. ”E’ ancor piu’ deprecabile – aggiunge – vedere che alcuni partiti ‘cavalcano l’onda’, non piu’ anomala, con un disegno ben preciso: mantenere lo status quo di una scuola al collasso”. ”La scuola italiana – conclude Valducci – e’ stata logorata per anni da logiche politiche e sindacali che ne hanno accompagnato il fallimento senza mai tenere in considerazione sviluppo, crescita culturale e sociale dell’Italia. L’Italia deve poter ridiventare il Paese dei nostri giovani, come lo era negli anni ’50 e ’60”
STUDENTI, IN 200 MILA IN PIAZZA – E’ diventato un unico, interminabile fiume umano, il corteo di protesta degli studenti contro la riforma Gelmini. Siamo almeno in 200mila, dicono, dopo la confluenza, in Largo Corrado Ricci, del corteo degli studenti di Roma Tre. La manifestazione e’ iniziata dall’Universita’ ‘La Sapienza’ e a Piazza Esedra sono "entrati" gli studenti liceali. Quindi in via dei Fori Imperiali un ulteriore "arricchimento" del corteo con gli studenti di Roma Tre. La manifestazione si dirige ora verso largo di Torre Argentina ma l’intento dichiarato di molti e’ quello di arrivare davanti a Montecitorio
STUDENTI OCCUPANO SEDE RETTORATO CATANIA – I giovani del movimento studentesco catanese, dopo il corteo di protesta per le vie della citta’ contro le politiche del governo in tema di istruzione, sono entrati nel rettorato in piazza Universita’, occupandolo. E’ in corso un’assemblea degli studenti
MONTECITORIO, CLIMA STADIO MA SITUAZIONE TRANQUILLA – Clima da stadio ma situazione tranquilla a piazza Montecitorio, dove stanno protestando gli studenti universitari. Dopo qualche fumogeno sono iniziati i cori di protesta,: "vergogna" il piu gettonato, e poi il ritornello "chi non salta Berlusconi e’", al quale ha partecipato tutta la piazza
L’ONDA SI ALLARGA A EUROPA, PROTESTE AD AMBASCIATE MANIFESTAZIONI DA MADRID A ISTANBUL, DA COPENHAGEN A LIONE – Oggi la protesta degli studenti contro le misure del governpo su scuola e universita’ "si e’ diffusa nell’Europa intera". Come spiegano gli studenti, nelle citta’ di Madrid (ore 12, Plaza de la Villa, Istituto italiano di cultura), Valencia , Bruxelles (ore 15, Rue Emile Claus, Ambasciata italiana), Parigi (ore 9 e 30, Bd Emelie Augier 5, Ambasciata italiana), Istanbul, Copenhagen (ore 12, Amalienborg slot, residenza dell’ambasciatore), Granada, Berlino (ore 13, Pariser platz, Ambasciata italiana), Lione (ore 14, rue de Commandant Faurax 5, Consolato italiano), Anversa, Siviglia, Londra , Lisbona, Birmingham, Stoccarda, Aarhus (ore 14, dalla stazione centrale al consolato italiano), Palma de Mallorca, Almeria, Barcellona) "abbiamo manifestato il nostro dissenso contro la legge in questione". L’eco "della nostra voce e della nostra rabbia- dicono gli studenti dell’Onda- vuole essere una cassa di risonanza per la mobilitazione studentesca nel nostro Paese, che ha raggiunto livelli che difficilmente potranno essere ignorati nel futuro prossimo". I promotori dell’iniziativa si definiscono "studenti di eta’, classe sociale ed idee politiche differenti, con in comune la voglia di costruire ed acquisire, attraverso una riflessione comune, una precisa coscienza e conoscenza politica degli avvenimenti che stanno facendo diventare l’Italia un esempio negativo per tutto il mondo". La protesta ha coinvolto "anche studenti non italiani- spiegano- che vedono negli ultimi avvenimenti del nostro paese una tendenza che coinvolge tutta l’Europa
COMIZI CONCLUSIVI, MA ONDA NON ARRIVA – I comizi conclusivi dei segretari generali della Flc e della Uil Universita’ hanno chiuso la manifestazione organizzata dai sindacati contro le politiche dell’istruzione del governo, ma l”onda’ non e’ arrivata a Piazza Navona. Gli studenti che hanno sfilato per le vie della citta’ in tre diversi cortei hanno raggiunto Corso Rinascimento quando Piazza Navona si stava gia’ svuotando, a comizi conclusi e si stanno riversando in tanti rivoli nelle vie limitrofe. Uno spiegamento di forze dell’ordine ha bloccato l’accesso verso Palazzo Madama e dunque i cortei studenteschi arrivati all’altezza di Largo della Sapienza, a pochi metri dal Senato, si sono dispersi nelle viuzze laterali
SCRITTA SPRAY ‘NO 133’ A PIAZZA MONTECITORIO – ”No 133”, e’ la scritta fatta con lo spray rosso da uno dei manifestanti sulle mura di un palazzo a Piazza Montecitorio. Gli studenti hanno protestato con bandiere, fumogeni, cori e fischi. Tra gli slogan urlati, ”Non ci rappresenta”, ”Rispettiamo solo i pompieri” e alcuni contro il governo e il premier. Numerosi i fischi ogni volta che qualcuno si affaccia da una finestra di Palazzo Montecitorio. Il corteo sta gradualmente lasciando la piazza per tornare indietro verso La Sapienza, dove gli studenti di Roma si apprestano ad accogliere migliaia di manifestanti arrivati da tutta Italia. Sulla facciata di un palazzo di via Florida, che affaccia a largo di Torre Argentina, e’ comparso uno striscione che recita: ”Ragazzi, siete l’ultima speranza
UNIONE DEGLI STUDENTI: 500MILA RAGAZZI IN PIAZZA – Gli studenti accorsi oggi in piazza sono 500.000, "padroni pacifici della citta’ e del movimento", dice una nota dell’Unione degli studenti. I prossimi appuntamenti in piazza sono il 12 dicembre a fianco della Cgil per lo sciopero generale dei lavoratori contro la politica economica del governo, "quando l’Unione degli Studenti organizzera’ spezzoni studenteschi in tutte le citta’". Il 17 novembre e per tutta la prossima settimana le studentesse e gli studenti si mobiliteranno nelle scuole e nelle universita’ in occasione della Giornata internazionale degli Studenti, lanciata dall’assemblea studentesca del Social forum mondiale e ripresa e confermata da quella del Social Forum Europeo di Malmo.
‘STAFFETTA’ DI STUDENTI DAVANTI A MONTECITORIO – Con una sorta di ‘staffetta’ tra gli studenti, piazza Montecitorio si e’ nuovamente riempita di manifestanti che protestano contro la politica del governo e i tagli a universita’ e ricerca. Il gruppo che aveva stamattina guadagnato la ‘prima linea’, davanti al cordone di forze dell’ordine che presidia il Palazzo, ha deciso di lasciare la piazza ma numerosi studenti, insieme a ricercatori e qualche professore hanno nuovamente riempito piazza Montecitorio e le zone limitrofe. Gli stessi slogan e le stesse parole d’ordine dei colleghi che li hanno preceduti con in piu’, l’indicazione su come reperire risorse: "C’e’ una cosa che puo’ tagliare, lo stipendio parlamentare". Anche oggi tra i vari cartelli messi in bella mostra dai manifestanti non manca l’effige del ministro Gelmini, questa volta raffigurata pero’ con gambe incrociate e in atteggiamento di meditazione, con gli occhi socchiusi e sopra la scritta "La ricerca e’ vacuita’". Non mancano poi i cartelli che rendono evidente l’incertezza e la preoccupazione per il futuro. Tra gli altri "A.A.A. Cercasi futuro disperatamente".
SIT-IN STUDENTI DAVANTI AL SENATO – Un centinaio di studenti, quasi tutti provenienti da diverse Accademie di Belle Arti d’Italia, hanno improvvisato un sit-in davanti al Senato nella corsia Agonale che lo collega a piazza Navona. Seduti nella piccola traversa manifestano con palloncini colorati, striscioni e suonando tamburi. Gli studenti urlano rivolti al ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini ”Vergogna!”. A separarli dall’ingresso del Senato, oltre alle transenne, decine di agenti di polizia
L’ONDA NELLE PIAZZE DI TUTTA ITALIA – Cortei colorati, ragazzi con grandi cartelloni-scudi di gommapiuma, sfilano nel centro della capitale. "Siamo 200 mila", hanno riferito gli organizzatori. Migliaia di manifestanti si sono distaccati per raggiungere Montecitorio deviando dal originario percorso del corteo diretto a Piazza Navona. Un cordone di polizia è schierata davanti all’ingresso della Camera dei deputati. "No 133", è la scritta fatta con lo spray rosso da uno dei manifestanti sulle mura di un palazzo a Piazza Montecitorio. Gli studenti hanno protestato con bandiere, fumogeni, cori e fischi.
Tra gli slogan urlati, "Non ci rappresenta", "Rispettiamo solo i pompieri" e alcuni contro il governo e il premier. Numerosi i fischi ogni volta che qualcuno si affaccia da una finestra di Palazzo Montecitorio. Il corteo sta gradualmente lasciando la piazza per tornare indietro verso La Sapienza, dove gli studenti di Roma si apprestano ad accogliere migliaia di manifestanti arrivati da tutta Italia.
Sulla facciata di un palazzo di via Florida, che affaccia a largo di Torre Argentina, è comparso uno striscione che recita: "Ragazzi, siete l’ultima speranza". "Se non cambierà lotta dura sarà ".
Uno slogan che arriva direttamente dal passato e che oggi gli studenti scandiscono durante il corteo di Roma. I manifestanti, studenti delle superiori, delle università e ricercatori provenienti da tutte le parti d’Italia ribadiscono la loro volontà di "andare avanti con le diverse forme di protesta" fino alla "modifica sostanziale della 133" o "al suo ritiro".
"Continueremo a protestare ad oltranza, con cortei, assemblee, iniziative paradidattiche e attività di studio di autoriforma", spiega Matteo, un rappresentante della facoltà di Geologia dell’università di Firenze.
"La mobilitazione continuerà ad oltranza che nella facoltà di Lettere nella Sapienza – fa sapere una rappresentante del collettivo di facoltà- con occupazioni intermittenti e momenti di riflessione comuni per l’autoriforma delle università. Non ci accontentiamo del ritiro della 133, vogliamo rifondare l’università italiana"."Noi la crisi non la paghiamo" e "la gente come noi non molla mai", sono altri cori che si urlano nei vari spezzoni dellungo corteo.
"Se vogliono ridurre i costi pensassero a diminuire il numero dei parlamentari e a eliminare una delle due Camere", dice uno studente. Uno striscione con la scritta "Roma Tre, l’onda sale verso lo sciopero generale", ha aperto a Piramide la partenza del corteo di qualche centinaio di studenti universitari. I ragazzi sono accompagnati da palloncini colorati, una bandiera dei pirati e un toro di cartone, costruito dagli studenti della Facoltà di Architettura, poggiato su un carretto. In molti indossano magliette contro la legge 133, personalizzate a seconda delle varie facoltà: "Facciamo i conti" per Matematica, "Cervello in fuga" per Fisica e "Legge 133 la riscrivo io" per Lettere.
Tutte le facoltà di Roma Tre si sono mobilitate e molti studenti stanotte hanno anche dormito all’interno delle facoltà di Matematica, Fisica, Ingegneria e Lettere: insieme oggi cercheranno di raggiungere Montecitorio. Per questa ragione, la cittadella della politica e’ blindata dalle forze dell’ordine "Insieme per il futuro del paese": con questo striscione in testa è partito da Piazza Bocca della Verità il corteo, organizzato dai sindacati di categoria di Cgil e Uil, per contestare le politiche del governo in materia di università, ricerca e alta formazione artistica e musicale (conservatori e accademie).
I manifestanti si sono mossi con circa un’ora e mezza di ritardo rispetto all’orario previsto, per aspettare i delegati in arrivo da tutta Italia: dieci pullman da Firenze, 13 dall’Emilia Romagna, 10 dalla Calabria, 7 dalla Puglia, 17 da Napoli (alle quali si aggiungono 200 persone che hanno scelto il treno per arrivare a Roma), 250 delegati dalla Sicilia e circa 1.500 dalle Marche. Il numero dei partecipanti continua ad aumentare. ”Chi non c’e’ sbaglia: ha detto il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani riferendosi all’assenza della Cisl nella manifestazione organizzata dai sindacati. ”Ogni volta che provano a isolarci – ha detto Epifani che e’ entrato nel corteo all’altezza di Piazza Venezia – gli va male pero’ persistono. E perseverare e’ diabolico”. Due fantocci con le fattezze del ministro dell’Economia Giulio Tremonti e del ministro dell’ Istruzione Maria Stella Gelmini fanno capolino dal corteo degli studenti che sta sfilando su via Cavour con la testa all’altezza di piazza Esquilino, diretto a piazza Venezia.
LE MANIFESTAZIONI NELLE CITTA’
Palermo – E’ partito da viale delle Scienze il corteo degli studenti universitari che protestano contro la politica del governo in tema d’istruzione. Da piazza Croci, invece, si sono mossi gli studenti delle scuole superiori. Entrambi i cortei confluiranno a piazza Bologni.
Milano – Centinaia di studenti delle università e di lavoratori del settore istruzione stanno partecipando a un presidio in piazza Duomo. Dopo un breve corteo dalla vicina sede centrale dell’Università Statale milanese, studenti e ricercatori sono confluiti nella piazza dove il sindacato – soprattutto la Cgil, ma anche alcuni aderenti alla Uil – ha organizzato un concentramento che dovrebbe durare fino al pomeriggio.
Cagliari – Si replica, ma questa volta senza Cisl. A una settimana esatta dall’ultima mobilitazione, Cgil e Uil hanno radunato in piazza a Cagliari diverse migliaia di manifestanti contro il riordino dell’università proposto dal governo. Oltre ottomila persone per la questura, più di diecimila per gli organizzatori, hanno percorso le vie principali del centro cittadino scandendo slogan contro il ministro Gelmini. Accanto a studenti, docenti e precari, moltissimi ragazzi delle scuole superiori.
Bolzano – Studenti delle medie superiori italiane e tedesche hanno protestato in corteo a Bolzano contro la riforma Gelmini. Alla manifestazione nelle vie del centro hanno preso parte – secondo le autorita’ – 1.500 ragazzi. Di fronte alla Libera universita’ di Bolzano i ragazzi hanno gridato ”vergogna, vergogna” ai loro colleghi che non hanno partecipato al corteo. La manifestazione si e’ svolta regolarmente e senza incidenti.
Catania – Occupata sede rettorato. I giovani del movimento studentesco catanese, dopo il corteo di protesta per le vie della citta’ contro le politiche del governo in tema di istruzione, sono entrati nel rettorato in piazza Universita’, occupandolo. E’ in corso un’assemblea degli studenti.
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